Gómez Dávila Nicolás

Autore: Nicolás Gómez Dávila
Titolo: Appunti
Collana: Il Cavallo alato
Pp. 432

Versione italiana di Franco G. Freda ed Enrico Lupelli
Copertina di Curzio Vivarelli
Exerga di Franco G. Freda
Complemento figurativo composto da otto tavole di cui tre a colori

“Pensare è dare una risposta”, scrive l’Autore. Ma un pensare che sia un ordinare l’attività della mente secondo quella che Gómez Dávila denomina la “sintassi gerarchica”, la forma concentrica della visione ideale che il soggetto pensante intuisce, gradualmente coglie e finalmente indossa. Perché, assicura l’Autore, miriadi sono gli sciami di idée-pensieri che si avventano sull’essere umano per avere di lui ragione e possederlo. In tal caso questi non pensa ma soccombe agli assilli che invadono la mente: viene pensato. Le Idèe, quelle in senso proprio, sono invece pochissime, e solo ai pochissimi si offre la Grazia della loro contemplazione: una considerazione delle Idèe che per l’Autore occorre trasformare in visione del mondo formativa delle migliori esistenze individuali. La lettura di questi Appunti di Nicolás Gómez Dávila, imponendo al pensiero una incomune concentrazione, ne favorisce la purificazione: quindi la decantazione delle risposte del lettore agli stessi interrogativi della vita nel nostro tempo. [F.G.F.]

Autore: Nicolás Gómez Dávila
Titolo: Pensieri antimoderni – NUOVA EDIZIONE
Collana: Gli Inattuali
Pp. 104
Prezzo: 11,00€

Nuova edizione con traduzione rivista. Contiene uno scritto di Anna K. Valerio, ‘Per l’istante o per l’eternità’.

Una antologia degli aforismi di Nicolás Gómez Dávila tratta dai cinque tomi dell’originale spagnolo. In Italia si conoscevano solo le considerazioni del primo di tali volumi: il resto era inedito. Le gemme raccolte da Ar mostrano un crescente radicalizzarsi dei sentimenti del pensatore colombiano, che, negli anni, perfeziona la propria distanza dalle illusioni mondane. Pensieri antimoderni è il libro d’ore da raccomandare, sopra ogni altro, a tutti i devoti del Ritorno. Oltre, più in alto di quel timbro, di quella tempra, di quella grazia, solo il silenzio. O Dio.