Cantarelli Luigi

L'agonia dell'Impero Romano d'Occidente

Autore: Luigi Cantarelli
Titolo: L’agonia dell’Impero Romano d’Occidente
Collana: La Genealogia
Prezzo: 20,00€

Gli annali muratoriani sono divenuti, per la ragione del tempo, in qualche parte antiquati, e ciò dico riguardo specialmente alla storia dei primi cinque secoli dell’èra nostra, il cui contenuto, come tutti sanno, per le scoperte avvenute in questo secolo di nuove fonti, si è notevolmente accresciuto [...]. Miglior sistema reputo il rifarli interamente, mantenendo però ferma quella esposizione semplice ed obbiettiva dei fatti che forma una delle doti precipue di quell’opera immortale. Questo lavoro è certamente lungo e difficile, né so se un solo uomo potrebbe bastarvi: da parte mia, nelle pagine che seguono, ne propongo un saggio per il periodo che [...] dalla morte di Valentiniano III, si estende fino alla deposizione di Romolo Augustolo, avvenuta nel 476 [...] – anno in cui, diciamolo con le parole del Bonghi, «un barbaro [Odoacre] depose dall’Impero l’ultimo che, per breve ora e per voglie d’un altro barbaro ne aveva assunto il titolo, e osò creare re sé stesso» e che «vide non già perire una viva forma di Stato che sussistesse tutt’ora, ma dileguarsi un’ombra già vana da più tempo».

I generalissimi dell'Impero romano d'Occidente

Autore: Luigi Cantarelli
Titolo: L’imperatore Maioriano
Collana: La Genealogia
Prezzo: 15,00€

Indebolire la potenza dei nemici esterni dell’Impero occidentale [.]; migliorare, con savi provvedimenti, le misere condizioni, politiche, sociali ed economiche, in cui versava, internamente, lo Stato; ricondurre infine a severità e disciplina l’affievolito spirito militare, tal fu lo scopo grandioso che Maioriano si prefisse dal primo momento in cui venne assunto all’Impero, e al quale consacrò tutto sé stesso fino a perderne miseramente la vita. Se la forza delle cose impedì che il suo disegno potesse tradursi, del tutto, in realtà, e produrre effetti durevoli ed efficaci, ciò non scema per nulla, a nostro avviso, la sua fama; anzi quella lotta disperata, da lui intrapresa contro un male ormai divenuto incurabile, lo rende, ai nostri occhi, più grande e degno quindi di studio. Noi crediamo infatti esser vere quelle parole scritte dal Machiavelli nel suo proemio alle Istorie fiorentine, vale a dire che «le azioni che hanno in sé grandezza, comunque elle si trattino, qualunque fine abbino, pare portino agli uomini più onore che biasimo».