Coccia Cristina

Autore: Cristina Coccia
Titolo: L’anemìa demografica
Collana: La Città del Sole
Prezzo: 10€

“Al 1° gennaio 2019 la popolazione italiana ammontava a 60 milioni e 391 mila residenti [.] La popolazione di cittadinanza italiana è scesa a 55 milioni e 157 mila unità [.] I cittadini stranieri residenti sono 5 milioni e 234 mila [.] e rappresentano l’8,7% della popolazione totale [...] La famiglia, il nucleo riproduttivo che dovrebbe generare nuovi italiani si frantuma, diventa sempre meno definita, quasi un pensiero astratto che non trova più posto in questa nuova condizione esistenziale [.] [leggi tutto…]

Autore: Cristina Coccia
Titolo: Un futuro senza avvenire? La generazione della decisione
Collana: La Città del Sole
Prezzo: 10€

“Questa generazione, alla quale è stato negato il diritto di un’esistenza dignitosa, non può più essere la generazione dell’autocommiserazione, del bisogno, della depressione, della debolezza, dell’emigrazione, ma deve decidere di essere la generazione della forza e della reazione. È dunque necessario fondare nuovamente la nostra nazione sui principii arcaici di sangue e territorialità.” [leggi tutto…]

Autore: Cristina Coccia
Titolo: Ortogenetica. Johann Gregor Mendel: la conservazione e l’ereditarietà delle forme organiche
Collana: La Città del Sole
Pp: 126
Prezzo: 13,00€
con sette disegni originali di Roberto Andreoli

Per salvarci dall’estinzione, occorre la volontà di dimostrare la necessaria cura della qualità e della salute delle generazioni. La salute consegue dai buoni geni, quindi dalla ortogenetica, che si propone il miglioramento delle unioni e della riproduttività degli italiani, sopra tutto di quelli più sani, con ogni mezzo efficace. Poiché i geni formano il centro della nostra vita etnica, è quanto mai scellerata la fuga morbosa per rincorrere quei beni materiali che, nella modernità contemporanea, ossessionano la esistenza degli uomini e la sopravvivenza degli Stati, rinnegando invece i Beni che ci sono stati tramandati dai nostri avi: secondo una continuità che abbiamo non il diritto di interrompere ma il dovere di confermare.