Il tempo e l’epoca dei fascismi
Una prospettiva semplice, diacronica e storica, assegna il tempo dei fascismi alla fase specifica del XX secolo in cui, erompendo dai furori vissuti durante la Grande Guerra, contro le democrazie mondiali si avventano correnti politiche che, pur eterogenee, sgorgano nel fronte frastagliato delle rivoluzioni nazionali europee. Sotto il profilo complessivo del loro flusso interno e del loro senso del mondo, quei movimenti mantengono un carattere generale di equivalenza. L’equivalenza è significata dalla identica volontà, che essi sovente si attribuiscono, di tendere a una inversione di orientamento, di innestare un rivolgimento costruttivo nella successione ‘progressiva’ degli eventi. Eppure, come scriveva Freda negli anni ’80 del secolo scorso, da uno dei suoi ‘pritanei’: “I fascismi hanno significato ed espresso una specie di ‘estate di San Martino’, una reazione crepuscolare, autunnale alla decadenza, semplicemente precorritrice dell’inverno delle culture, che per noi è l’inverno della modernità”.
I testi della collana:
- Joseph Goebbels – Il romanticismo d’acciaio
- Corneliu Z. Codreanu – Per i Legionari. Guardia di Ferro
- Corneliu Z. Codreanu – Il Capo di Cuib
- Corneliu Z. Codreanu – Diario dal carcere
- Sonia Michelacci – Il comunismo gerarchico
- Jacques Isorni – Il processo Brasillach
- Adolf Hitler – La battaglia di Berlino. Ultime conferenze militari
- Adolf Hitler – Mein Kampf
- Adolf Hitler – Idee sul destino del mondo I vol.
- Adolf Hitler – Il regime dell’arte
- Carlo Mattogno – Hitler e il nemico di razza
- Adolf Hitler – Idee sul destino del mondo. L’epilogo
- Léon Degrelle – Militia
– Maurice Bardèche – Fascisti si nasce. Sparta e i Sudisti
- Alfred Rosenberg – Friedrich Nietzsche
- Benito Mussolini – Diario di guerra. 1915-1917
- Joseph Goebbels – La conquista di Berlino
- Ferenc Szálasi – Kitartás
- Elena Codreanu – Lui, il Capitano
- Benito Mussolini – Il Capo del Governo
- Bruno Borlani – Indietro, mai. Un grido impietrito