Arbogaste

L'agonia dell'Impero Romano d'Occidente

Autore: Alessandro Morpurgo – Otto Seeck – Georg Veith
Titolo: Arbogaste – La battaglia del Frigido
Collana: La Genealogia
Prezzo: 15,00€

DISCHIUSA PER I LETTORI DEL NOSTRO TEMPO, LA CURA DI QUESTE SCRITTURE INTENDE RINNOVARE IL RICORDO DI ARBOGASTE, DI VIRIO NICOMACO FLAVIANO, E DEGLI ALTRI DIFENSORI ULTIMI DEI CULTI TRADIZIONALI DI ROMA.

L’evento militare sul Frigido assunse il valore di un’ordalìa. “Gli apologisti del Cristianesimo hanno presentato la battaglia sul Frigido [...] come lo scontro cruciale tra le potenze delle tenebre e quelle della luce. La figura di Ercole che campeggiava sulle insegne dell’esercito di Arbogaste e le statue di Giove saettante collocate sulle cengie delle montagne che dominavano il luogo scelto dal generalissimo per dar battaglia” non poterono nulla contro la bora ‘miracolosa’ che si abbatté sulle schiere pagane strappando i giavellotti dalle mani dei soldati e facendo tornare indietro le frecce.

Arbogaste “si uccise con la spada, preferendo morire di morte volontaria anziché essere catturato dai nemici”; Virio Nicoinaco Flaviano già si era dato la morte, vedendosi tradito dalle sue truppe che presidiavano il passo di Nauporto.

Zosimo riferisce che dopo la battaglia Teodosio si recò a Roma dove, convocato il Senato, “che era rimasto fedele alle antiche tradizioni degli antenati”, l’Imperatore esortò i senatori ad abbracciare il Cristianesimo. “Ma nessuno obbedì a questa esortazione né scelse di allontanarsi dalle tradizioni avite trasmesse loro fin da quando l’Urbe era stata fondata, per preferire ad esse una convinzione irrazionale.”