Appunti del signor Signora

Appunti del signor Signora ossia Cronache di uno strano rione

Autore: Franziska zu Reventlow
Titolo: Appunti del signor Signora ossia Cronache di uno strano rione
Collana: Paganitas
Prezzo: 20,00€

“Faccio quel che la vita fa con me”, aveva detto l’imperatore Eliogabalo nella raccolta poetica omonima (Algabal, 1892) di Stefan George. Del culto della vita, e delle diffuse speranze in una rifioritura del paganesimo nel quartiere degli artisti di Schwabing, a Monaco di Baviera, verso la fine dell’800, questo leggero romanzo di Franziska zu Reventlow (1871-1918), che di quella bohème fu la scapestrata sirena, dà una testimonianza preziosa (non è una dissoluta, la Reventlow, ma, appunto, una ‘scapestrata’: come chi si sia sciolta, liberata da legami – dai capestri, dai cappii, dai cordigli della moralina). Soprattutto, queste sue “cronache di uno strano rione” rievocano l’incontro tra i letterati intorno a George e la kosmische Runde, la ristretta cerchia dei “cosmici monacensi” (Klages, Schuler, Wolfskehl), tutti estremisti nietzscheani, tra le discussioni su Bachofen, proprio allora riscoperto da Klages, e la ricerca dei costumi più adatti a un tìaso dionisiaco. Quel clima, e quell’ebbrezza, non erano però destinati a durare: gli Appunti del signor Signora terminano nel 1904, con la brusca fine di ogni rapporto tra Schuler e Klages da una parte, Wolfskehl e George dall’altra, mentre l’eco della voce e delle opere dei suoi protagonisti doveva persistere ancora soltanto qualche decennio. Del loro segno inattuale doveva però permanere l’influenza, nel séguito del tempo: ne è prova – nel senso illuminato da Bachofen -, oltre cent’anni dopo, sotto la protezione di un genius loci diverso, questa edizione italiana – suscitata non da individuale ricordo antiquario ma da rituale intento evocativo…