Mussolini Benito

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Titolo: Il Capo del Governo
Prezzo: 15,00 €

 

Erompendo dalle “zone inviolabili del genio e delle passioni originarie della razza”, come scrisse Mario Missiroli, un fremito di passione volitiva percorse gli Italiani del tempo di Mussolini.
“Come era stato preannunciato, mercoledì 2 ottobre 1935, alle quindici precise, le campane, le sirene, le trombe, i tamburi, la radio chiamarono a raccolta per tutta la Penisola i fascisti e i cittadini. Di colpo ogni attività fu sospesa. Nelle città e nelle campagne di ogni provincia le vie rigurgitarono di popolo accorrente nelle sedi e nelle piazze di raduno, presso gli altoparlanti che avrebbero trasmesso la parola del Duce. Le ombre della sera autunnale erano già calate su quelle masse in attesa, quando, dal balcone di palazzo Venezia, la nota voce dal timbro metallico si rivolse alle ‘Camicie Nere della rivoluzione’, agli ‘uomini e donne di tutta Italia’, agli ‘Italiani sparsi nel mondo, oltre i monti e oltre i mari’, per pronunciare il famosissimo discorso della mobilitazione. La solidarietà del Paese col suo Capo era totale.”

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Autore: Benito Mussolini
Titolo: Diario di guerra. 1915-1917
Prezzo: 13,00 €

 

La Grande Guerra è stata il lievito-madre del fascismo, prima, e dei fascismi, poi.
Nel centenario dell’entrata dell’Italia nella Grande Guerra, rileggere le pagine del diario di guerra del Duce (Mussolini fu sempre duce: dei socialisti, prima; dei fascisti, poi) contribuisce a scoprirvi la ‘prefazione’ di alcuni punti capitali del nostro passato, per intravederne quella proiezione di solito chiamata ‘futuro’. Sempre che si abbia volontà di scrutarli, perché scoprire equivale, di solito, a scoprirsi…

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Autore: Benito Mussolini
Titolo: La filosofia della forza
Collana: La gualdana
Prezzo: 7,00€

Un rovente immoralista, un risoluto antidemocratico, un appassionato antimoderno, un pensatore del destino dei belli e dei forti, dei migliori, desideroso di una impietosa bonifica di ciò e di chi era “malriuscito”: questo, per il giovane Mussolini, è Nietzsche. Un alunno di Omero, dell’aristocratico Teognide, di Eraclito e di Dioniso “dolcissimo e terribile”, lo scorticatore di Kant e di ogni idealismo, compreso – e anzi tutto – quell’idealismo sommamente populistico che è la fede cristiana.